L’intervento di Luciana D’Amico, rappresentante UNICEF, ha introdotto la proiezione del lungometraggio d’animazione Iqbal: bambini senza paura ricordando l’importanza dei diritti sull’infanzia e della riflessione da parte dei ragazzi sullo sfruttamento minorile.
In scena l’avventura del piccolo Iqbal che scappa di casa per trovare i soldi per le cure del fratello malato e capitombola in una serie di spiacevoli incontri, che lo condurranno al lavoro forzato nella produzione di tappeti. Guidato dal potere della fantasia e dal desiderio di libertà, Iqbal e il suo gruppo di amici riusciranno a sconfiggere la malvagità degli adulti.
Ambientato in una metropoli inventata, Iqbal diventa il simbolo di tutti i bambini costretti con la forza al lavoro. A questo si ricollega Domenico Chiesa, Direttore del Festival, quando nella presentazione del film legge l’articolo 12 della carta dei diritti dell’infanzia: è diritto dei bambini essere ascoltati e presi in considerazione dagli adulti. Il film fa vedere come questo sia uno dei diritti fondamentali dei bambini ricordandoci che i bambini non devono che usare matite, penne e quaderni e non martelli e attrezzi da lavoro.
Al termine della proiezione il regista Michel Fuzellier ci svela che il film è ispirata al libro La storia di Iqbal di Francesco D’Adamo, che racconta la vera storia del primo bambino al mondo che venti anni fa divenne il testimonial della lotta contro lo sfruttamento minorile. Attraverso le immagini crediamo nella forza dei disegni di tutti i bambini e insieme a loro sconfiggiamo la schiavitù, perché come ci dice il regista: con un solo disegno si racconta già una storia.
Camilla Cantafaro
