Sottodiciotto è stato definito il Festival al tempo della crisi, ma non solo della crisi economica di cui tanto si parla. La crisi più grande è quella dei ragazzi dai 12 anni in su, che si ritrovano tra le mani armi potenti come Internet e telecamere e che hanno già a quell’età un forte potere emotivo che noi adulti non sappiamo come affrontare. Con tali riflessioni Domenico Chiesa, direttore del Festival, ha aperto la conferenza di presentazione presso la sede ARCI di via Verdi.
Il tema di quest’anno sarà Mi metto in gioco: da un lato il gioco come sport e divertimento dei più piccoli, per Torino città dello sport 2015; dall’altro è un mettersi in gioco per il cinema, il quale regala ai più piccoli una realtà ricca di fantasia e più bella del quotidiano, racconta agli adolescenti il meccanismo di impotenza contro la crescita, e infine permette ai più grandi di prendersi delle responsabilità. Il tema del concorso scuole di questa edizione è rappresentare un aspetto della propria scuola e, in questo modo, prendersi la responsabilità di decidere come e cosa raccontare del mondo scolastico visto dai ragazzi.
Emiliano Fasano espone il programma del Festival, che sarà diviso secondo due periodi: dal 20 Novembre al 4 Dicembre con le proiezioni per le scuole e i laboratori, mentre dal 4 all’11 Dicembre con le proiezioni per le famiglie e la cittadinanza tutta. Date importanti saranno quelle che vanno dal 9 all’11 Dicembre, in cui nell’arco della mattinata verranno proiettati tutti i filmati in concorso prodotti dalle scuole. I migliori saranno premiati la sera di giorno 11, durante la cerimonia di chiusura del Festival. Il direttore Domenico Chiesa ha sottolineato come in un momento di così elevata carenza di risorse di lavoro, i ragazzi sono a maggior ragione la più grande ricchezza in cui noi possiamo credere.