Sette i cortometraggi in gara per il Concorso Scuole secondarie di II grado del Festival – o almeno quelli che sono stati proiettati oggi, 11 dicembre, e presentati dai ragazzi questo pomeriggio al Cinema Massimo (in totale, sono circa 60 lavori). Tra i temi trattati, quelli più forti sono i cortometraggi dedicati al razzismo e alle stragi, questo il caso del cortometraggio prodotto dal Liceo Classico Ugo Foscolo di Albano Laziale, che racconta la strage in una scuola, portata a termine dagli alunni stessi; altri dedicati al tema sociale, in particolare i due cortometraggi dell’istituto Volta e del Liceo Scientifico di Marano di Napoli, dove tra fantascienza e underground si raccontano le storie dell’inquinamento e dell’occupazione di una scuola tra i quartieri difficili di Napoli.
Nel corso delle proiezioni è stato anche presentato un abile utilizzo del registro comino, come ha sottolineato il moderatore Umberto Mosca, come nel caso di Apokolokyntosis, realizzato dal Liceo Classico Cagnazzo di Napoli, che mostra un Claudio moderno e il forsennato intento per farlo diventare dipendente dai social media. Un interessante lavoro è stato portato a termine da tutti i ragazzi che con impegno anche tecnico, come la classe di Albano Laziale, che si è ispirata, evidentemente per la regia, agli studi fatti su Elephant di Gus Vant Sunt. Ottimi i risultati ed ottima l’occasione per conoscere nuovi punti di vista sulla società: dalla Napoli raccontata in Lotta di classe, che non vuole essere la solita Napoli degradata e senza speranza, ma ma è la Napoli di qualcuno che fa del bene per migliorare le cose. Un nuovo incontro, ed anche l’ultimo, perché con oggi terminano le proiezioni dedicate al Concorso Nazionale 2015, tra ragazzi che hanno tante cose da dire, usando il loro linguaggio e i loro modi di espressione, sempre in cambiamento.