Visionati i sei film in gara, la giuria, composta da Andrea Borini, regista, autore televisivo e teatrale, saggista,
Alessandro Boschi, giornalista e conduttore radiofonico, e Alice Roffinengo, montatrice, ha attribuito il Premio Generazione Futura per il miglior lungometraggio internazionale sul tema dell’universo giovanile (consistente in una scultura dell’artista Massimo Sirelli) a:
Beautiful Beings di Guðmundur Arnar Guðmundsson (Islanda/Danimarca/Svezia/Paesi Bassi/Repubblica Ceca 2022), con la seguente motivazione: “Per aver saputo raccontare una storia di violenze e vessazioni ma anche di amore e di redenzione combinando armoniosamente gli elementi realistici e onirici in una solitamente poco nota ambientazione islandese; per l’emozionante interpretazione dei giovani attori che descrivono bene i rapporti di amicizia e le tensioni provocate dal bullismo e il loro ambiente domestico.
La giuria ha, inoltre, deciso di attribuire due menzioni speciali, rispettivamente a:
Goy di Santiago Salinas Sacre (Messico 2022), con la seguente motivazione: “Per la ricerca espressiva che combina diverse tecniche cinematografiche, per la robustezza drammaturgica che unisce in modo coerente molti temi diversi legati all’universo giovanile e per la capacità di raccontare la crisi della famiglia tradizionale attraverso una prospettiva religiosa”.
Piano piano di Nicola Prosatore (Italia 2022), con la seguente motivazione: “Per aver affrontato in modo originale, con una storia che parla la lingua dei sentimenti autentici, la descrizione di un’epoca e l’ambiente malavitoso della Napoli anni ‘80. Per aver saputo cogliere la bellezza e i contrasti del difficile passaggio all’età adulta, un tempo fatto di paure e di desideri segreti, di fantasie palpitanti e di un feroce bisogno di fuggire. Per lo sguardo di speranza e di riscatto che avvolge il finale e che riscopre nei rapporti familiari l’unico vero luogo in cui ritornare”.