La sala 3 del Massimo era gremita ieri sera, per la premiazione di uno dei più importanti concorsi di cinema giovanile in Italia, il Sotto18 OFF.
In una cerimonia breve ma ricca di contenuti, sono stati tre i premi assegnati a giovani cineasti provenienti da tutta Italia, autori di cortometraggi che hanno convinto la giuria.
Mantra del premio, la gioventù. La freschezza di ragazzi neanche ventenni che hanno il coraggio di mettersi in gioco in quello che è, artisticamente parlando, forse il lavoro più difficile che ci sia, il Cinema, creando opere forse tecnicamente non perfette, ma da cui traspare il cuore. Dalle loro parole traspare una passione e una dedizione che fanno ben sperare per il futuro.
– Abbiamo girato a luglio, faceva un caldo soffocante e uno degli attori ha avuto per tutto il tempo un pastrano addosso… Ma alla fine ce l’abbiamo fatta – raccontava un emozionato Jacopo Barbero, autore di Ci Penserà qualcun’altro, vincitore del Premio del pubblico, descritto dai suoi compagni di classe come un “pazzo furioso” e “un genio” (quando si dice l’amicizia!, nda).
Il secondo premio è stato assegnato al corto Bandhobi di Fatima Binta Bah, di Brescia. Il suo è un film delicato ma dal significato profondo. Vincitore di questa edizione è invece il romano Solo, Invisibile di Sebastian Bonolis, che si è poi prestato, alla fine della cerimonia, per quattro chiacchiere, spiegandoci quanta fatica sia costato questo lavoro che alla fine, riconosciuto come valido, riesce a trasformarsi pienamente in gioia.
Fatica, tempo, dedizione. Ecco gli ingredienti base per fare un film, e si è solo all’inizio. Vedere tutti questi ragazzi non aver timore di tentare, di mettersi in gioco, in un periodo storico in cui forse apatia e pigrizia stanno prendendo il sopravvento, non può far altro che darci speranza per il futuro. Grazie a tutti i partecipanti al Concorso e al prossimo anno!
Matteo Merlano